Recupero crediti
È, se vogliamo, il “problema dei problemi” per chiunque si approcci alla tematica della contrattualistica pubblica, atteso che le tempistiche enormemente dilatate dei pagamenti da parte della P.A. rappresentano spesso la ragione di maggior sofferenza per i privati.
Negli ultimi decenni, gli interventi del Legislatore sono stati – in tema – molteplici, sospinti, il più delle volte, dalle “pressioni” della normativa comunitaria, sul punto assolutamente all’avanguardia rispetto alla normativa nazionale.
Pur tuttavia, i buoni propositi del Legislatore si sono sempre dovuti confrontare/scontrare con la realtà burocratico/finanziaria dell’Amministrazione pubblica nostrana, se non del tutto impermeabile ai dettami normativi quantomeno largamente refrattaria ad adottarne le stringenti previsioni.
Di qui l’evidente discrasia tra l’ottimismo della volontà (quella del Legislatore, trasfusa nelle previsioni di cui all’attuale art. 113 bis del Codice Appalti – D.lgs. 50/2016) e il pessimismo della ragione (quella del “sistema Paese”, che spesso impedisce l’erogazione dei finanziamenti nelle tempistiche concordate e legittime e, in alcuni casi, addirittura presenta appalti non integralmente ispirati dal principio della “copertura finanziaria”).
Di qui dunque, de relato, le difficoltà delle imprese, che spesso si ritrovano creditrici di ingenti somme di denaro e, peraltro, più esposte nei confronti degli Istituti di credito sempre più avari di elargizioni e munifici nel richiedere garanzie.
Districarsi all’interno di questo sistema, al fine di procedere al doveroso “recupero crediti”, richiede pertanto nozioni ed esperienze non solo processual-civilistiche (risultando la competenza, in materia, del c.d. “Giudice Ordinario”) bensì anche di natura più eminentemente “tecnica”, attesa la richiesta conoscenza, quantomeno di base, della contabilità di un appalto pubblico (SAL, Certificato di Pagamento, Registro di Contabilità; definizione e differenze tra gli stessi).
Opportuna, infine, è l’esperienza in tema di esecuzione forzata nei confronti di Pubbliche Amministrazioni, fattispecie che coinvolge non solo le ordinarie norme di procedura civile, ma anche normative “speciali” (si pensi, p.e., all’art. 14 D.L. n. 669/1996 o al Testo Unico degli Enti Locali).
In tal senso, l’esperienza ultraquindicennale personalmente maturata su tali tematiche rappresenta garanzia di consapevolezza e professionalità.